Primo Maggio, il corteo sulle note di Bella Ciao. Buscemi: “Ancora molto da fare per
Sulle note di ‘Bella Ciao’, sferzato da un vento freddo, e sotto un cielo nuvoloso che minaccia pioggia, il corteo dei sindacati di Milano è partito da corso Venezia ed è arrivato in Piazza della Scala. Presente, a rappresentare il Comune di Milano, alle spalle della banda e dei gonfaloni, la presidente del consiglio Comunale Elena Buscemi. E’ lei ad avere la delega del sindaco Beppe Sala a rappresentare il Comune.
“Il lavoro – ha commentato – è fondamentale per le nostre vite e per questo la presenza delle istituzioni necessaria. Il Comune di Milano è per qui per sottolinearne l’importanza”. E a proposito del lavoro femminile? “A Milano – dichiara Buscemi – i numeri sono più positivi che nel resto dell’Italia. Me c’è ancora molto da fare. Il nostro Comune è molto impegnato nell’offrire lavoro e occasioni per incrementare il lavoro femminile”.

Giovani democratici: “No allo sfruttamento del lavoro giovanile”
I Giovani Democratici di Milano sfilano con la pubblicità uomini-donne-sandwich, Spiega Serena Gherghi, responsabile Lavoro: “I giovani oggi cercano di trovare lavoro per costruirsi un futuro con retribuzioni eque. Il punto critico è trovare un bilanciamento tra la vita lavorativa e la vita privata che a volte risultano incompatibili perché troppo spesso i datori di lavoro offrono retribuzioni basse a fronte di molte ore lavoro”.

Cgil Wind Tre: “Ecco le nostre richieste al governo”
Presenti striscioni di tutte le sigle sindacali, dai Metalmeccanici ai all”Energia moda chimica e affini’, dal sindacato Inquilini alla Cgil Wind Tre Milano. Questi ultimi sono sul piede di guerra con l’esecutivo per la crisi del settore. Andrea Capalbo, Rsu Uintre Cgil-slc. “Il settore telecomunicazioni – spiega – sta bruciando investimenti, per questo chiediamo al governo di considerare le aziende ‘telco’ energivore in modo da essere equiparate ad altre industrie del manifatturiero che godono di sgravi sui costi dell’energia”. “Chiediamo inoltre che siano rivisti i limiti dell’inquinamento elettromagnetico in modo da consentire lo sviluppo del 5G e che sia posta fine allo scandalo dei colossi del web, come Netflix e Meta, che utilizzano la rete delle telecomunicazioni senza pagarle, ottenendo però notevoli profitti”

Lo slogan ‘internazionalista’: “Il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta”
Presente anche lo striscione di ‘Lotta Comunista” per un “primo maggio internazionalista” a capo di un corteo autonomo, separato da quello dei sindacati, che è sfociato di fronte al palco in Piazza Duomo. Nel 46esimo anniversario della fondazione del Partito marxista-leninista italiano, i suoi rappresentanti urlano ai megafoni slogan tipo “il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta”.

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